Pian piano crolla quello che abbiamo costruito, adesso ci tolgono casa!
Con la vendita dello stabilimento all'asta hanno quasi chiuso il debito con la banca e rimangono poche decine di migliaia di euro. Nonostante questo, hanno messo in vendita l'abitazione dove viviamo. Non sta rimanendo niente di 60 anni di lavoro al servizio di questo paese, non è arrivato nessun aiuto usabile e nemmeno si vede qualcosa all'orizzonte. E' il ringraziamento per essere stati in piedi 13 ore al giorno, tartassati di burocrazia, pieni di preoccupazioni, a lottare contro tutto e tutti.
Ribadiamo quello che abbiamo detto in precedenza: i cittadini spenderanno almeno 500.000 euro per la nostra chiusura, di cui almeno 200.000 di sola disoccupazione. Con 40.000 già ci salvavamo! Riparare costa agli italiani molto meno che ricostruire ma si preferisce demolire un palazzo e rifare, che mettere un piccolo sostegno e salvare. Cancelli una azienda storica e 10 posti di lavoro pagati da un privato, scegli di mandare tutti a casa a carico dello stato e poi spendi nuovamente per ricreare da capo. Qualcuno ci spieghi questa logica!
Nel mentre, la nostra famiglia è in pasto agli speculatori.
Non vi chiediamo niente, solo di riflettere
Se vuoi contribuire a salvarci, mangia i nostri tortellini!
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